Come interagire con un gatto per renderlo felice (ed evitare che ti morda)
Per la maggior parte di noi, una giornata qualsiasi prevede una (se non più) sessioni di coccole con i nostri compagni felini. Poiché questo avviene con una certa regolarità, è possibile che non prestiamo molta attenzione a queste interazioni quotidiane.
Tuttavia, quando si tratta di felini più particolari o esigenti, potrebbe rendersi necessaria una vera e propria abilità nell'accarezzarli per metterli a proprio agio. Inoltre, anche se siamo portati a pensare che un gatto che morde o graffia sia solo "scontroso" o "esuberante", in realtà forse sta solo cercando di dirci che non lo stiamo accarezzando nel modo giusto.
Ecco dunque un argomento che mi premeva indagare scientificamente e che ho potuto approfondire nel corso di uno studio recente. Sono lieta di poter condividere in questo blog alcuni risultati importanti (e consigli pratici) su come interagire con un gatto. Ma prima di tutto, è necessario fornirvi un po' di background...
Benefici per la salute del gatto e dell'uomo
Dal punto di vista scientifico, sappiamo che le interazioni uomo-gatto possono apportare diversi benefici alla salute degli esseri umani, come il miglioramento dell'umore e delle condizioni cardiovascolari. Inoltre, durante la pandemia, molte persone hanno riferito che i loro gatti sono stati una fonte determinante di compagnia e di conforto.
Sebbene il valore delle interazioni con i gatti per gli esseri umani sia chiaro, è ovviamente importante considerare anche il punto di vista dei nostri amici felini. Idealmente, queste interazioni dovrebbero essere di reciproco beneficio per entrambe le parti. Questo non è importante solo per il benessere dei gatti, ma avrà anche degli effetti sulla qualità della relazione.
Ad esempio, anche tra i gatti ben socializzati può essere comune l’atteggiamento di evitare i contatti con l'essere umano o l'aggressione diretta, oltre a vari altri problemi comportamentali. In molti casi, questi problemi possono essere causati dal fatto che il gatto sperimenta interazioni con gli umani che trova stressanti o scomode.
Purtroppo, il modo in cui scegliamo di trattare i nostri gatti (molte attenzioni, carezze vigorose su tutto il corpo, sessioni di coccole che iniziano e finiscono quando vogliamo noi) può essere in contrasto con ciò che loro preferiscono. Inoltre, anche se consideriamo come segnale di fine del petting il fatto che il gatto inizi a mordere o graffiare, di solito ci sono molti altri segnali (più sottili) che si verificano ben prima di questo momento.
Tuttavia, molti gatti sono bravi a tollerare le interazioni che non gradiscono al 100% e molti di loro non si comporteranno mai (o quasi mai) in modo aggressivo.
Come assicurarsi che a un gatto faccia piacere essere accarezzato?
In una situazione ideale, ciò che la maggior parte dei gatti desidera durante le interazioni con noi è di:
- Sentire di avere scelta e controllo
- Avere l'opportunità di dare (o non dare) il proprio "consenso" per le carezze
- Essere in grado di dimostrare le proprie preferenze in materia di contatto (ad esempio, dove essere toccato, quanto e per quanto tempo).
- Essere in condizione di "rinunciare" (e poi potenzialmente di tornare a farlo) al petting in qualsiasi momento.
Questi principi possono essere facilmente attuati seguendo alcune semplici linee guida. Queste si basano sull'acronimo "CAT" per facilitare la memorizzazione.
- La "C" rappresenta la possibilità di scelta e di controllo del gatto;
- La "A" sta per l’attenzione che dobbiamo prestare al comportamento e al linguaggio del corpo del gatto;
- La "T" significa limitare il tocco soprattutto alle zone del viso (a meno che il micio non mostri di gradire che gli vengano toccate altre parti).
Queste linee guida sono pensate per essere adatte a tutti i gatti, perché incoraggiano un approccio flessibile basato su come il micio risponde in tempo reale, assicurando che le interazioni soddisfino le esigenze e le preferenze di ciascun individuo.
Per esempio, applicarle ad alcuni gatti potrebbe significare non toccarli affatto - perché il gatto sceglie di non impegnarsi - mentre per altri potrebbe comportare una sessione di coccole completa, perché il micio continua a chiedere di più.
Nel mio recente studio, ho scoperto che quando le persone seguivano queste linee guida durante le interazioni con i gatti, questi ultimi erano più amichevoli nei loro confronti e più propensi a mostrare segni di conforto. Questi stessi gatti avevano anche molte meno probabilità di comportarsi in modo aggressivo o di mostrare segni di stress o disagio.
Prova a casa!
Applicare le linee guida appena descritte è molto semplice. Basta seguire alcune semplici istruzioni.
Potete provare anche a fare un "esperimento" a casa. A tal fine, basta filmare per qualche minuto voi e il vostro gatto durante una tipica sessione di coccole. Aspettate almeno mezz’ora e poi filmate una seconda sessione, questa volta con voi che seguite le linee guida del "CAT". A questo punto potete rivedere il filmato e, utilizzando gli indicatori comportamentali elencati nella tabella, provare a vedere se notate una differenza nelle reazioni del micio tra i due video: riuscite a notare una differenza positiva nel suo comportamento nel video in cui avete seguito le linee guida?
C per Scelta e Controllo
Garantire al gatto la scelta e il controllo durante l'interazione
- Rimanendo in posizione seduta sul pavimento, porgete delicatamente la mano al gatto, permettendogli di avvicinarsi e lasciandogli scegliere se interagire o meno con voi.
- Se il gatto vuole essere toccato, si strofina contro di voi. Se non entra in contatto, evitate di accarezzarlo.
- Permettetegli di allontanarsi da voi, se lo desidera, e non siate tentati di seguirlo.
- Lasciate che controlli quanto lo accarezzate. Durante le coccole, fate una breve pausa ogni 3-5 secondi per "monitorarlo": quando smettete di accarezzarlo, si struscia contro di voi per chiedervi di continuare? In caso contrario, potrebbe essere pronto per una pausa.
A per Attenzione
Prestate attenzione al comportamento e al linguaggio del corpo del vostro gatto.
Indicatori positivi:
- Ha la coda che oscilla (tenuta in aria e che ondeggia dolcemente da un lato all'altro)
- Le orecchie in posizione neutra o in avanti
- La postura e l'espressione facciale rilassate
- "Calpesta" o "impasta" con le zampe anteriori
- Annusa e si struscia contro di voi
- Fa le fusa o "cinguetta".
Indicatori negativi (per maggiori dettagli si rimanda al prossimo articolo):
- Sibila e ringhia
- Dà colpi con la zampa, sguscia via, morde o prova a farlo
- Solleva una zampa per "avvertimento" come se fosse pronto a colpire
- Mostra una postura tesa, accovacciata o ingobbita
- Fa scatti rapidi per pulirsi da solo, di solito della durata di pochi secondi
- Scuote la testa e il corpo
- La pelliccia sul dorso sembra incresparsi o contorcersi in risposta al vostro tocco
- Si lecca il naso e sbadiglia
- Si blocca e si rannicchia
- Il micio rimane immobile o non risponde, oppure non si strofina attivamente contro di voi
- Gira bruscamente la testa verso il tuo viso o la mano
- Ruota lentamente la testa verso l'esterno (azione che può essere accompagnata da uno sbadiglio)
- Cammina, si muove, si piega, si allontana dall'interlocutore
- Scodinzola, si contrae (di solito quando la coda è abbassata) o sbatte a terra
- Ha le orecchie ruotate e/o appiattite
- Fa frequenti spostamenti verso e poi lontano da voi.
Se si osserva uno dei comportamenti definiti "negativi" è meglio sospendere per un po' l'interazione e lasciare che il micio decida se/quando ricominciare a interagire.
T per Tocco
Prestate attenzione a dove toccate il vostro gatto
- La maggior parte dei gatti (amichevoli) preferisce essere accarezzato alla base delle orecchie, intorno alle guance e alcuni anche sotto il mento, quindi cercate di concentrarvi principalmente su queste zone.
- Se ritenete che il micio possa gradire che gli si tocchino altre parti del corpo (ad esempio il pancino, la schiena, la base della coda), prestate molta attenzione al linguaggio del loro corpo mentre accarezzate queste zone e assicuratevi che il gattino mostri molti indicatori "positivi" e nessuno di quelli "negativi".