10 curiosità sui gatti che forse non conoscevi
I gatti sono una parte importante della nostra vita. Sono i nostri compagnoni, ne abbiamo la responsabilità e, soprattutto, sono membri preziosi della nostra famiglia. La storia del rapporto tra gatto e uomo comincia secoli fa e, dopo così tanto tempo, i felini rappresentano ancora una parte importante della nostra vita domestica.
Nei prossimi paragrafi approfondiamo alcune curiosità sui gatti che forse non conoscevi.
I gatti hanno bisogno di controllare la loro vita
Più un gatto è in grado di scegliere dove andare, cosa fare e quando, più è probabile che senta i suoi bisogni essenziali soddisfatti. Per lui è inoltre fondamentale poter accedere a tutte le sue risorse chiave (ad esempio, nascondigli, cibo e acqua, lettiere, aree tranquille della casa, giardino, ecc.) senza che si senta stressato o ansioso.
Inoltre, i gatti si sentiranno più tranquilli e sicuri se riusciranno a prevedere quando accadranno sia le cose buone che quelle meno buone intorno a loro (ad esempio, i momenti della pappa e del gioco, ma anche quando la casa sarà probabilmente più affollata e rumorosa).
Quando si tratta di carezze, di solito poco è meglio
Anche nel caso di gatti amichevoli e propensi alle coccole, la ricerca ci rivela che può essere utile adottare un approccio più distaccato durante le interazioni. Lasciare che sia il gatto a decidere quando, dove e come essere accarezzato può aumentare il suo affetto verso le persone e il piacere di questi momenti.
I gatti hanno un udito eccezionale
Un’altra curiosità sui gatti riguarda il loro udito. I nostri mici hanno uno dei campi uditivi più estesi di tutti i mammiferi. Utilizzano le loro grandi orecchie mobili per migliorare e localizzare l'origine dei suoni e possono sentire sia quelli a bassa frequenza che gli ultrasuoni.
È però probabile che i gatti siano molto più sensibili (e quindi potenzialmente infastiditi) anche a una serie di suoni prodotti in casa che noi non riusciamo neanche a percepire, come i rumori acuti prodotti dagli elettrodomestici.
Possiedono anche un senso dell'olfatto incredibile
Anche se non è all'altezza di quello dei cani, l'olfatto dei gatti può rivelarsi fino a 10.000 volte migliore del nostro.
I gatti hanno persino un organo speciale situato dietro al palato (l'organo vomeronasale, altrimenti detto di Jacob). Questo li aiuta a rilevare e "decodificare" quei messaggi chimici speciali che depositano nell'ambiente per comunicare a distanza tra loro.
È facile che i nostri mici siano molto più sensibili ai diversi odori presenti in casa, come quelli dei prodotti per la pulizia e i profumi. Inoltre, se un gatto sconosciuto si aggira nel loro territorio, saranno in grado di rilevarlo.
I gatti sono dei fanatici dell'igiene
Un’altra delle curiosità sui gatti riguarda il fatto che in genere sono molto esigenti e hanno avere preferenze particolari in fatto di toilette. A meno che non siano stressati o malati, i gatti preferiscono fare i loro bisogni lontano dalle aree centrali del loro territorio (ad esempio la casa) e dalle risorse che si trovano all’interno (ad esempio dove sono collocati cibo, acqua e cucce).
Quando usano le lettiere, molti gatti preferiscono usare ogni volta una cassetta pulita e possono sentirsi scoraggiati quando avvertono l'odore di altri gatti nella stessa vaschetta o nelle immediate vicinanze.
La maggior parte dei gatti preferisce evitare i conflitti, non istigarli
Quando una situazione si rivela stressante o impegnativa per un gatto, la sua risposta preferita sarà quasi sempre quella di muoversi, scappare o nascondersi. Quando queste opzioni non sono percorribili (dal loro punto di vista), possono bloccarsi o provare a difendersi in modo attivo.
È quindi più probabile che i gatti si mostrino aggressivi quando sentono di avere poche possibilità di evitare una situazione stressante.
I gatti sono considerati "socievoli per scelta"
Ciò significa essenzialmente che, a livello di specie, i gatti hanno sia la capacità di vivere in gruppo con altri gatti o con le persone, e sia quella di vivere in modo indipendente e solitario.
Tuttavia, la capacità di instaurare relazioni amichevoli con altri felini o con gli esseri umani varia da un individuo all'altro, e dunque potrebbe non essere possibile per tutti i gatti.
La razza non è tutto
Quando si sceglie un gatto, spesso si è attratti da una razza nello specifico perché la si associa a determinate caratteristiche comportamentali. Ad esempio, il Siamese è spesso considerato molto socievole e descritto addirittura con un atteggiamento "simile a quello del cane", mentre il Ragdoll è calmo e tollerante nei confronti delle manipolazioni.
Tuttavia, la personalità di un gatto può essere modellata tanto (e forse anche di più) dalle sue prime esperienze e dall'ambiente che lo circonda, piuttosto che dalla sua genetica ereditaria.
I gatti sono "programmati" per cacciare
La dieta dell'antenato più prossimo del gatto (ossia il gatto selvatico africano) prevede la cattura di circa 10-20 piccole prede al giorno. Poiché di solito ha successo meno del 50% di questi tentativi di caccia, i gatti selvatici devono essere pronti a inseguire qualsiasi piccola preda in rapido movimento, anche se non sono affamati in quel momento.
Una delle curiosità sui gatti che non tutti conoscono è che il cervello dei nostri gatti domestici è strutturato in modo simile e questo spiega perché i nostri mici da compagnia possono scegliere di cacciare anche quando sono ben nutriti.
L'allevamento selettivo potrebbe mettere alcune razze a rischio
Negli ultimi dieci anni circa, alcune razze sono stati allevate per ottenere caratteristiche sempre più accentuate, come musi molto piatti, orecchie schiacciate e arti accorciati. Sebbene da un lato questi tratti siano esteticamente gradevoli, è tuttavia dimostrato che possono causare problemi di salute di ogni tipo, come disturbi respiratori, o di natura articolare e cutanea. I gatti con caratteristiche sproporzionate possono anche avere difficoltà a comunicare ed esprimersi chiaramente.